Abbiamo una casetta in campagna, non è lussuosa, né importante, è una casetta come tante.
L’abbiamo acquistata con sacrifici fatti insieme con la mia Maria. Quanto orgoglio per questo traguardo! Questa casa, per me, ha un significato particolare: è il posto dove Lucilla passava l’estate. Era piccola la mia nipotina, era, E’ BELLA. Quante favole ti raccontavo alla sera! Tu mi ripetevi: -Ancora una, ancora, ancora- forse perché non volevi stare sola; forse perché avevi paura dei ragni, quei ragnetti con le gambe lunghe. Ora sei cresciuta, devi studiare il greco, il latino e tante altre cose. In campagna non vieni quasi più, hai altre amicizie, altri interessi: è giusto che sia così.
Ma per me, di sopra, c’è la cameretta di Lucilla. Quando entro lì vedo le tue bamboline, i tuoi animaletti di peluche, i bigliettini delle tue amichette. Mi sento qualcosa dentro: me vegne o magun.
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